Tema sulla bocca di tutti nell’ultimo periodo, il mondo dell’Intelligenza Artificiale si sta progressivamente innestando in quasi ogni ambito esistenziale e produttivo umano. Il design, in questo senso, non fa eccezione. Ne è un esempio quanto sviluppato dal Gruppo Bardelli, affermata realtà industriale specializzata nella produzione di ceramiche di alta gamma che, servendosi del cosiddetto AI Generative Design, ha dato vita a Clayborn, collezione di pavimenti che rappresenta il felice risultato della collaborazione uomo-macchina nell’ambito dell’home design.

La strana coppia: come è nato Clayborn
Disponibili nei formati 60×60 cm e 60×120 cm, questi pavimenti in grès porcellanato sono caratterizzati da una superficie tridimensionale con effetto antiscivolo. Ma questa non è che la punta dell’iceberg degli aspetti degni di nota della nuova collezione: basti considerare la partnership con Clayborn whisky, noto brand che sfrutta le acque argillose delle cave di Westerwalt per produrre il suo drink. Proprio da queste pietre e argille Ceramica Bardelli è ripartita, analizzandole e scansionandole affinché l’Intelligenza Artificiale potesse generare una texture infinita per le proprie superfici.
La nuova creatività: l’AI Generative Design
Come abbiamo accennato, la specifica applicazione dell’Intelligenza Artificiale dietro alla nascita di Clayborn è il Generative Design, vale a dire un sistema generativo capace di creare nuove immagini a partire dall’acquisizione di un certo numero di esempi. Questo modello, autentico “moltiplicatore di creatività”, nel caso del prodotto del Gruppo Bardelli è stato implementato nella catena produttiva dell’industria grazie alla cooperazione tra lo studio Digital Design e il Laboratorio AImageLab di Unimore. Dalle immagini ai prodotti di design, fino ad arrivare i nuovi pattern per la stampa su superfici, come nel caso preso in esame, questa branca dell’AI è sempre più utilizzata in ambito industriale: il concetto di creatività è destinato ad evolversi ancora una volta.