Attraverso Dimora Magazine cerchiamo di portare a voi lettori una panoramica totale di quello che avviene quotidianamente nel mondo dell’architettura, del design e dell’arredamento. Siamo da qualche tempo orientati su questa tipologia di informazione a 360 gradi, lo abbiamo fatto cercando di ampliare i nostri orizzonti e le nostre vedute, toccando con mano tutto quello che si unisce e si lega a questo mondo: l’arte, le mostre, gli eventi che popolano questo nostro Belpaese, ricco di storia, tradizioni e umanità come quasi nessun altro al mondo.
Ci sono luoghi da visitare, posti da vedere, ambienti da conoscere e attraverso manifestazioni, eventi, appuntamenti abbiamo la possibilità di percepire meglio quello che ci circonda, quello che ci attira e di conseguenza anche noi stessi. Quello che vogliamo apprendere è l’essenza del bello, di qualcosa di finito. Quale realtà migliore se non quella del nostro Paese.
Una Grande Bellezza che abbiamo la possibilità di accarezzare ogni giorno, anche nei posti sperduti e isolati dello Stivale. È davvero stimolante toccare il passato con mano, recuperarlo, ricordarlo e unirlo in maniera indissolubile al nuovo che avanza, alla contemporaneità. A tutto quello che verrà, che ci aspetta. Riprendere in mano ciò che era stato perduto e dare nuova vita, un seguito. E tramandarlo.
Su Dimora Magazine è un qualcosa che ci prefissiamo come missione. Lo è anche per me fuori da queste vesti. Chi ha dormito in questo letto?, programma da me creato e coccolato come se fosse un figlio, è l’esempio di come questo pensiero sia per me un incarico. Non nascondo che anche Vinci una casa in Sicilia si sposa ampiamente con questo concetto.
Si è appena conclusa per me un’avventura che spero possa proseguire negli anni, proprio perché il legame passato, presente e futuro si traduce bene anche in questo nuovo format tv. Mi piacerebbe parlarne con voi in maniera approfondita nei prossimi appuntamenti e raccontarvi impressioni, considerazioni e storie a riguardo. Ma una cosa è certa Vedere talento e competenza all’opera, in un Paese grande come il nostro, è motivo di orgoglio e soddisfazione. Quasi rassicurante Un modo per esserci e sentirsi sempre presenti.