Tasti bianchi e tasti neri. Due mondi opposti a confronto che, se uniti con sapienza, generano l’armonia. Accade con il pianoforte e, nel centro di Torino, nel cortile di quella che un tempo era una carrozzeria: è il Loft M50, riconvertito e ristrutturato dall’interior designer Paola Maré.
Su queste note, siamo ora pronti a entrare nel vivo del progetto che ha portato alla nascita del loft, uno spartito divenuto sensazioni tattili e visive dallo stile moderno, arioso e ricco di contrasti.
Loft M50: più spazio per il comfort domestico
Costituito al pianterreno da un open space che ospita living, zona pranzo, bagno, studio e spazio esterno, e al piano superiore da tre soppalchi con, rispettivamente, camera da letto con bagno e vasca idromassaggio, zona relax e sala degli ospiti, Loft M50 gioca con le luci e con la labilità dei confini pensata da Paola Maré per ampliare gli spazi e creare atmosfere suggestive.
Lo vediamo ad esempio nella zona pranzo, schermata da un setto in muratura, e nel pannello scorrevole in legno che collega lo studio al resto della casa.
Ma in questo spazio dove i muri, la carta da parati, i materiali, gli arredi e i pavimenti ci riportano a metafore musicali, anche in ciò che è assente possiamo riscontrare tale attenzione alla moltiplicazione degli spazi: su tutto, di particolare impatto è stata la rimozione del muro che separava le due capannine strette e lunghe del loft e di una porzione del tetto, delimitata da serramenti scorrevoli.
Le scale e i pavimenti
Come accennavamo, tutti gli elementi costitutivi del nuovo loft torinese sembrano concorrere a un unico scopo, pavimento incluso. Dopo aver compiuto un ideale tour dell’abitazione, scendiamo le scale, vivaci giochi geometrici neri che fanno da ponte alla zona soppalcata (in foto in alto), e gettiamo uno sguardo ai rivestimenti scelti per il living, la cucina e il bagno principale. Si tratta di pavimentazioni in gres porcellanato dalla morbida spatolatura, appartenenti alla collezione Beton di Casalgrande Padana. Nei toni neutri, chiari nel caso del colore Pearl, scelto per i primi due ambienti di Loft M50, e scuri nel caso di Dark per meglio adattarsi alle nuance del bagno, il nostro viaggio di visioni musicali sinestetiche, fatte di esplorazione e ascolto, giunge alla sua conclusione.