L’Hotel cinque stelle lusso Punta Tragara è una di quelle strutture ricettive che, per fama e bellezza, non necessiterebbero di alcuna presentazione: basterebbe una foto, anche da lontano, per riuscire a coglierne in un istante gli elevatissimi standard qualitativi. Saltiamo dunque i convenevoli e soffermiamoci su una delle ultime novità che hanno coinvolto questo meraviglioso affaccio sui faraglioni della Baia di Napoli: un complesso progetto di rinnovamento e ampliamento che vede come attrice principale l’architetta Giorgia Dennerlein e come oggetto della sua profonda conoscenza in fatto di genius loci le 16 camere Mare Sole e soprattutto l’Art Suite di cui vi offriamo un breve approfondimento.
Un’oasi di comfort dal sapore mediterraneo
In questo progetto di interior firmato dallo studio Loto Ad Project, appare evidente con la stessa immediatezza con cui, come si accennava sopra, si riconosce la bellezza dell’Hotel Punta Tragara, quanto capillare sia stata l’opera di trasformazione dell’Art Suite in un’estensione delle bellezze del Mediterraneo che, attraverso tre grandi arcate vetrate, si mostra in tutto il suo splendore. Se è vero che l’ispirazione viene dal mare, che si espande nella carta da parati limited edition di Casamance, nei pavimenti capaci di proiettarci in una grotta marina e nelle pareti, si ricerca con altrettanta forza lo stile curvilineo degli anni ’60, di cui le due bubble chair di Eero Aarnio in corrispondenza della vasca in resina trasparente blu Antonio Lupi rappresentano la più lampante delle manifestazioni e un’ode alla leggerezza della vita vacanziera.
In un contesto nel quale interni ed esterni si compenetrano a vicenza senza soluzione di continuità, anche il piccolo balcone a tasca, impreziosito da arredi Vondom, Baxter e Dedon, e il terrazzo a tetto decorato da maioliche bianche e blu firmate Giò Ponti portano i colori e le atmosfere del mare in questi ambienti esclusivi.
Gli elementi-chiave del progetto Art Suite
Ma l’aspetto estetico è solo il primo dei tre cardini sui quali si regge Art Suite: innovazione e funzionalità, sono infatti altrettanto preponderanti nel progetto di Giorgia Dennerlein. Ecco allora che, accogliendo in questi spazi la domotica, la suite sembra trasformarsi in una nave dotata delle tecnologie di ultima generazione che trova nel letto girevole, collocato al centro dell’open space, “l’isola nell’isola” verso la quale fare rotta. Nella flessibilità e raffinatezza della distribuzione degli spazi e del mobilio, per finire, riscontriamo i segni di un ambiente davvero funzionale: tanto nell’installazione a parete nella zona notte, in grado di rifrangere la luce, quanto nella rimozione degli arredi da ogni vincolo verso l’impianto architetturale e delle barriere, l’Art Suite dell’Hotel Punta Tragara completa la propria metamorfosi.