Nel centro storico di Pisa, più precisamente nel quartiere di San Martino, dal 1995 giace abbandonata l’ex caserma militare Curtatone e Montanara. Presto, però, rievocheremo questo ex Distretto di Leva parlando al passato: con un progetto di social housing che promette di riqualificare l’area, lo studio Pierattelli Architetture darà una svolta a questa zona strategica situata a soli 600 m dalla stazione ferroviaria centrale di Pisa e a 2,6 km dall’aeroporto Galileo Galilei. Vediamo nel dettaglio il progetto dello studio di architettura scelto dall’acquirente dell’ex distretto militare, la società InvestiRE SGR di Roma.
L’ex caserma militare di Pisa
Consistente in quattro edifici principali appartenenti a periodi storici differenti, di cui solo uno ricostruito da zero, il luogo in cui sorge l’ex Distretto di Leva si presenta come un agglomerato di costruzioni di epoca tardo-ottocentesca e inizio-novecentesca. L’intervento di Pierattelli Architetture partirà da queste basi ed andrà a operare un incisivo processo di trasformazione non solo formale, ma anche contenutistico dell’area che, attraverso aree verdi e nuovi percorsi pedonali, si configurerà come zona di collegamento del quartiere e punto d’incontro per cittadini e residenti.

Il progetto di Pierattelli Architetture
Dunque recupero e trasformazione edilizia: questo il doppio proposito con cui lo studio fiorentino riprenderà in mano l’ex caserma militare in un contesto in cui la rigenerazione urbana delle aree dismesse si fa tema sempre più caldo e, al tempo stesso, necessità. Come si osserva dal progetto, vincolato dalla Soprintendenza per i Beni Culturali, in aggiunta agli interventi sopra menzionati il complesso di edifici, i cui spazi sono stati ridisegnati anche per ottenere piani aggiuntivi, assumerà le forme accoglienti di una zona a vocazione residenziale: si tratterà di abitazioni in social housing, assegnate alle famiglie sulla base del reddito e destinate anche al Terzo Settore, per un totale di 8000 mq per 72 appartamenti e tre esercizi commerciali.
La nuova funzione dell’ex caserma militare diverrà inequivocabile anche grazie alla scelta delle cromie che dialogheranno in ciascun ambiente, attraverso una palette di toni caldi e morbidi, chiaro richiamo alle nuance del territorio. A completare il progetto, l’edificio di nuova edificazione offrirà ai condomini una sala comune al pianterreno e 19 unità abitative di cinque tipologie caratterizzate da ampie terrazze dove il verde abbia la possibilità di prosperare e di rimettere al centro, tra l’altro, la qualità della vita degli abitanti.