L’EDITORIALE DEL LUNEDI’

Da esperto del settore, questa settimana vorrei suggerirvi alcuni accorgimenti da non trascurare, ma anche errori che sarebbe bene evitare accuratamente, quando si vuole vendere casa. Ma partiamo dall’inizio. Quando si decide di mettere in vendita una casa, la mossa più importante è la corretta stima del suo reale valore di mercato. Se non siamo in grado di farlo da soli perché i parametri in gioco sono tanti e complicati, sarebbe meglio rivolgersi a un’agenzia o uno specialista.

Valutare correttamente l’immobile equivale a partire col piede giusto. Sbagliare significherebbe o svendere casa o non vederla per niente.  Ma non solo. La strada della trattativa tra privati ha sicuramente il vantaggio del risparmio della provvigione, ovvero della percentuale sul prezzo di vendita, ma è anche vero che solo un professionista del settore sa come pubblicizzare l’immobile, selezionare il potenziale acquirente reale scartando curiosi e perdi tempo, valutare oggettivamente un immobile, gestire le visite degli interessati, farsi carico di eventuali problemi che potrebbero insorgere e, soprattutto, seguire correttamente l’iter burocratico di una compravendita:  dalla proposta d’acquisto, al preliminare di vendita, fino rogito. Già dal contratto preliminare, infatti, chi vende deve dichiarare se la casa è in regola con le normative urbanistiche catastali e se gli impianti sono a norma. Mentire farebbe saltare il rogito notarile: quindi prima di avviare qualsiasi procedura è meglio assicurarsi di avere tutto in ordine o, nel caso, sistemare quello che va sistemato. Se si è affiancati da un professionista, invece, sarà lui ad occuparsi di tutte le verifiche, a segnalare la presenza di difformità e a fornire consigli, o gli indirizzi, utili per la risoluzione di eventuali problematiche.

Regola numero due: “la prima impressione è quella che conta”. Vale nella vita e ancora di più in una compravendita. Per catturare un potenziale acquirente occorre che la casa sia mostrata pulita, ordinata, luminosa e arieggiata. Se l’interesse non si accende all’istante, sarà praticamente impossibile recuperare in un secondo momento. Vi posso garantire che le case che fanno subito una buona impressione sono anche quelle che si vendono più facilmente.  Prima di accogliere in casa i potenziali clienti, quindi, meglio tirarla a lucido: pavimenti splendenti e un arredo senza un dito di polvere possono fare miracoli! Oltretutto, una casa ordinata sembra sempre più ampia e luminosa. Però, quando l’immobile è datato o non è in buono stato di manutenzione, le pulizie da sole possono non bastare a far sognare chi cerca una nuova casa! Uno degli errori più comuni è quello di sottovalutare che piccole opere di ammodernamento possono incidere profondamente sulla riduzione dei tempi di vendita e sulla definizione di un prezzo più alto. Sbarazzarsi di oggetti e mobili rotti, rimuovere la carta da parati rovinata, dare una rinfrescata alle pareti, sono solo alcuni degli interventi che possono cambiare radicalmente la percezione di una casa. Perché non pensarci?

Un’altra raccomandazione che mi preme fare a chi vuole vendere casa, è quella di essere una presenza discreta nel corso delle visite dei potenziali acquirenti. Evitate di ricevere con tutta la famiglia e limitatevi a dare poche e fondamentali informazioni sull’immobile, mostrandone le potenzialità evitando le lodi; lasciando gli ospiti liberi di muoversi, di porre domande e di trovare da soli le soluzioni per adattare la casa al loro stile di vita. Se vi siete affidati a un professionista, la soluzione ideale sarebbe quella di non partecipare proprio all’appuntamento, oppure di restare da parte, lasciando all’agente, che conosce i desideri del suo interlocutore, il compito di presentare e valorizzare l’unità. Non partecipare alle visite consente all’agente immobiliare di trattare da solo con il cliente, e ai potenziali acquirenti di “vivere” la casa come se già fosse loro.

L’ultima raccomandazione è anche quella cui tengo maggiormente. Quante volte ho assistito al rifiuto di proposte d’acquisto interessanti e ai successivi ripensamenti da parte dei venditori! Con il risultato che due mesi dopo, l’acquirente aveva trovato altre soluzioni e, nel frattempo, nessuno si era dimostrato disposto a pagare la stessa cifra. L’esperienza insegna che più passa il tempo e più il prezzo si abbassa: la possibilità di ricevere delle proposte di acquisto più alte prendendo tempo, è davvero un grande azzardo. Lo so bene che separarsi da una casa cui si è legati sentimentalmente non è sempre facile. Ma una volta presa la decisione di vendere e concordato il prezzo con l’agente immobiliare, poi non è più tempo di farsi prendere da dubbi o ripensamenti. Oltre ad evitare situazioni imbarazzanti con i potenziali acquirenti, infatti, si potrebbe anche correre il rischio economico di rimetterci il doppio della caparra, nel caso in cui la proposta sia già stata accettata.

Condividi questo articolo:

DImora magazine consiglia
Utilizzando questo sito, accetti l’uso di cookie tecnici (anche di terze parti) per migliorare la tua navigazione. Per approfondire clicca qui.