L’EDITORIALE DEL LUNEDì

Oggi vorrei parlarvi di una “piaga” che affigge il mondo dell’immobiliare e di cui, purtroppo, si sa ancora poco, ovvero del fenomeno dell’esercizio abusivo dell’attività d’intermediazione immobiliare.  Sempre più spesso, infatti, nello svolgimento del loro lavoro, gli agenti qualificati si trovano costretti a fare i conti con veri e propri operatori immobiliari “abusivi”; persone che oltre a farsi pagare per rivelare informazioni su possibili immobili in vendita o potenziali acquirenti, credono anche di potersi sostituire al professionista. Penso a geometri, architetti, avvocati, notai, che già hanno a che fare con il mondo della compravendita ma anche, e soprattutto, a portinai e perfino ai negozianti di zona che, in genere, conoscono perfettamente la “situazione” del loro quartiere e sanno un po’ tutto di tutti.

È vero, la figura del “segnalatore” esiste da sempre, in qualsiasi attività di tipo commerciale. E va bene. Ma nel nostro settore, si è andati ben oltre. Secondo le stime rese note dal centro studi FIAIP, Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, il totale delle provvigioni indebitamente percepite ogni anno dagli agenti “irregolari”, sarebbe intorno ai 750 milioni di euro. Se da una parte le pene per i mediatori immobiliari abusivi si sono inasprite, dall’altra l’abusivismo ha trovato modi più “raffinati” per continuare ad operare, arrivando a nascondendosi dietro agenzie con titolari prestanome accreditati o, peggio, viaggiando su internet. 

Inutile ricordare i pericoli cui si può andare in contro quando si ha a che fare con persone non qualificate e, per non cadere in questa trappola, due sono i consigli che vorrei darvi: esigete sempre di verificare che la persona con cui state trattando abbia il tesserino d’iscrizione all’albo intestato a suo nome e non esitate mai di denunciare abusi o comportamenti illeciti, segnalandoli agli organi di competenza.

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