Il regolamento condominiale è l’atto con il quale il condominio detta le regole relative all’amministrazione, all’uso delle cose comuni, alla ripartizione delle spese e ai diritti e agli obblighi di ciascun condomino sulle parti comuni.
L’adozione del regolamento condominiale è obbligatoria negli stabili in cui il numero di condomini sia superiore a dieci (art. 1138 c. 1 c.c.), mentre la presenza dell’amministratore è prevista come obbligatoria nei condominii che abbiano più di otto condomini (art. 1129 c. 1 c.c.).
Il regolamento di condominio può essere di tre tipi: contrattuale, assembleare, giudiziale.
Il regolamento contrattuale può essere predisposto dal costruttore o approvato all’unanimità dai condomini. Se predisposto dal costruttore, si può facilmente trovare all’interno degli atti di compravendita e ogni condomino decide di aderire al momento dell’acquisto. Questa tipologia di regolamento viene definita anche convenzionale perché tende ad essere adottato da tutti i condomini. È valido per gli attuali proprietari e i futuri acquirenti dell’abitazione.
Il regolamento assembleare prevede che sia la maggioranza a stabilire il regolamento che deve essere presente all’interno di un’assemblea che rappresenti oltre i 500 millesimi delle quote millesimali. Il regolamento assembleare, o maggioritario, deve essere votato all’interno di un’assemblea ed approvato dalla maggioranza dei voti e dei millesimi del condominio. Ogni condomino può rivolgersi all’amministratore e richiedere l’adozione del regolamento. Gli effetti del regolamento assembleare sono più limitati perché esso non incide sulle parti comuni, sulle parti di proprietà esclusiva dei condomini e sui diritti dei singoli condomini.
Il regolamento condominiale giudiziale viene adottato coattivamente e approvato da un giudice in base alla richiesta di un condomino.
Chi fa rispettare il regolamento condominiale?
In caso di violazione delle regole condominiali è possibile ricorrere al giudice. La violazione di regole condominiali riguardano il diritto privato e il giudice si occuperà di emanare sentenze.
L’amministratore può intervenire solo in caso di dispute tra i condomini e solo in caso di violazione di una delle norme del regolamento condominiale.