Compro per affittare: dell’interior non mi interesso.

La valorizzazione immobiliare non riguarda solo le abitazioni in vendita. Anche la locazione ha le sue regole.

Comprare una casa per metterla a reddito rappresenta ancora una valida opportunità per investire i propri risparmi. Ma dire “Compro…e poi per l’arredo spendendo il meno possibile” non è esattamente il modo migliore per far fruttare al meglio l’investimento. Il fatto di non doverci andare a vivere in prima persona non è una valida motivazione per pensare di poterla arredare in modo frettoloso. Anzi, la mia esperienza mi fa dire che per essere davvero appetibile, un appartamento deve dare un’ottima prima impressione. Il mercato dell’affitto è molto competitivo: distinguersi fa la differenza.

Regola numero uno: ordine, accoglienza e manutenzione.

Non dimenticare mai che la prima impressione è quella decisiva. Quindi è fondamentale che l’abitazione si presenti al massimo delle sue possibilità sia nel corso delle visite sia nelle foto che decidiamo di pubblicare sull’annuncio. La cura posta alla manutenzione generale dell’immobile è decisiva. 

Regola numero due: puntare sulla qualità dell’arredamento.

È vero: non essendo la casa che vivremo direttamente, il budget da investire per la sua sistemazione sarà sicuramente limitato.  Ma che si tratti di affitti brevi o a lungo termine, occorre comunque mettere in conto che l’arredo sarà vissuto da persone di passaggio e sottoposto a usura. Quindi via subito i mobili vecchi e malconci e optiamo per soluzioni che, anche se leggermente più coste, si dimostreranno più durevoli e facili da manutenere.

Regola numero tre: arredare in modo “flessibile”.

Di qualità ma anche flessibile nell’uso. Più un arredo sarà interpretabile e adattabile alle diverse esigenze più risulterà interessante. 

Regola ultima ma non meno importante (anzi): arredare con uno stile neutro.

Non mi stancherò mai di ripeterlo! Il gusto è una questione soggettiva, quindi in un immobile da affittare consiglio di evitare di creare ambienti troppo carichi e “caratterizzati”, con immagini alle pareti o inutili soprammobili. Soluzioni più essenziali, neutre e personalizzabili faranno più facilmente sentire “a casa” il potenziale inquilino.

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