Andrea Speziali, l’ex ‘enfant prodige’ dell’arte si conferma oggi uno tra i più valenti esperti del Liberty in Italia

Classe 1988, talento eclettico con un background di altissimo livello, Andrea Speziali è riconosciuto come uno tra i più valenti esperti di arte Liberty in Italia. Artista alla 54ᵃ Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, Padiglione Italia, tra i suoi principali sostenitori vanta il critico Vittorio Sgarbi.

Quando si parla di Andrea Speziali non si sa mai da dove cominciare. A (quasi) 35 anni ha un curriculum da fare invidia a chiunque. Da artista, a direttore di musei, a curatore di almeno una trentina di mostre e relatore in un centinaio di conferenze. C’è poco da dire, il mondo dell’arte per lui non ha segreti. Eppure una sola cosa gli sta veramente a cuore: l’ambizioso progetto del Museo del Liberty, il primo in Italia, che sarà inaugurato a Sarnico l’8 luglio in occasione del festival internazionale “Art Nouveau week”. 

Senza filtri né maschere, come il maestro e amico Vittorio Sgarbi, con una quindicina di testi sull’argomento, oggi Andrea è riconosciuto a pieno titolo come uno tra i più valenti esperti di arte Liberty in Italia. Una passione nata da ragazzino, da quando a sedici anni pubblica il suo primo libro dedicato a due percorsi sulla storia di Riccione in cui valorizza gli edifici e le opere d’arte in città. Il testo, Una stagione del Liberty a Riccione, è stato l’astro nascente che lo ha spinto a una lunga serie di pubblicazioni sulle vicende dell’arte Liberty europea.

Il quindicesimo libro intitolato Mario Mirko Vucetich (1898-1975). Architettura, Scultura, Pittura, Disegno si è dimostrato la pubblicazione conclusiva di un percorso a dir poco incredibile. Gli studi e le scoperte raccolte nei suoi studi, lo hanno indotto nel 2012 ad aprire il sito web www.italialiberty.it che gli ha permesso di divulgare tutta la cultura Liberty in Italia e dare continuità al suo progetto di portarci tutti nei posti più intimi e celati della sua personale “grande bellezza”, dove poter fruire, toccando quasi “illegalmente” con mano, i capolavori pittorici e scultorei dell’arte antica e moderna. 

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