Il design parla ancora italiano

Nel mondo delle fiere e delle manifestazioni siamo sempre presenti e in prima linea. Nell'universo luxury siamo ricercati e visti sempre con un occhio di riguardo

Il design continua a parlare italiano. E’ ancora un centro di gravità permanente per i Paesi dentro e fuori dall’Unione Europea. Una soddisfazione importante, che ci consente di parlare quotidianamente e con orgoglio dei nostri brand e delle nostre aziende.

Alcune con una tradizione secolare nel nostro Paese, che non hanno mai smesso di stupire e di raccontare il modo originale di fare arredamento grazie allo stile inconfondibile dei nostri designer. E’ un motivo di vanto assoluto vedere imprese presenti negli eventi più importanti degli Emirati Arabi, sempre desiderosi di accogliere il Made In Italy e le creazioni che porta nelle sue manifestazioni e fiere.

Atlas Concorde lo fa a Dubai, una vetrina di assoluto prestigio per la materia, ma voglio ricordare anche la continua espansione in Cina di Molteni&C. O dello sbarco di Moroso a Hong Kong. Sicuramente, Asia e Paesi Arabi rappresentano mercati molto importanti e un punto di riferimento consolidato per giovani designer e artisti per promuovere la loro professione.

Ma la tendenza di vedere aziende al lavoro in Europa è un fattore. Nel mondo luxury, soprattutto dell’hotellerie, la presenza di realtà italiane a rifornire e progettare interni è in continua crescita.

E non solo nei confronti di brand alberghieri riconosciuti e affermati come il Marriott (quello di Zurigo ha scelto da poco le collezioni più iconiche di Ceramica Cielo per rivestire le sue pareti).

Boiserie, complementi di arredo per il bagno, ceramiche, intere commesse per la zona living e la zona notte. Il design italiano è ricercato, sempre attuale e in continua evoluzione. E noi dobbiamo essere orgogliosi a raccontare storie, tradizioni e progetti ogni giorno

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