Ogni tanto mi piace navigare sul web per vedere se la mia messa a nudo delle problematiche legate alle richieste impossibili dei clienti, sia condivisa anche da altri colleghi. Così, dopo una ventina di minuti che inserisco parole chiave, mi accorgo che non solo la mia sembrerebbe una voce isolata ma, peggio, più approfondisco la ricerca e più l’elenco degli aggettivi negativi nei confronti degli agenti immobiliari, si allunga: sleale, scorretto, bugiardo, furbo…e chi più ne ha più ne metta!
Ma non finisce qui. Ho capito che chiunque si avvicini al mondo delle compravendite immobiliari attraverso il canale online, la prima cosa che impara è quella di mettersi in guardia dagli intermediari.
“come segnalare il comportamento scorretto di un agente immobiliare”
“come liberarsi da un agente immobiliare”
“come denunciare un agente immobiliare”
“come non farsi fregare da un agente immobiliare”
Un prontuario di indicazioni su come difendersi da chi, invece, vorrebbe solo aiutare a realizzare un sogno. Un vero attacco, oltretutto ingiustificato. Non solo perché in qualsiasi lavoro c’è il professionista e l’improvvisato ma, inoltre, se continuo nella mia navigazione e cerco quali sono i principali problemi che possono insorgere in una compravendita… cosa trovo? Udite, udite… Al primo posto i vizi legati all’immobile. Seguono a ruota l’errata valutazione del prezzo e il ritardo nella consegna della casa. In pratica tutte le problematiche che, chi mi segue lo sa bene, arrivano direttamente dal venditore o dall’acquirente che, molto spesso, impongono le loro volontà all’agente.
Io che sono un’ottimista di natura, penso sempre che con la professionalità si possa superare ogni ostacolo, anche vincere la diffidenza con cui spesso siamo “accolti”. Perché, mi piace sempre ricordarlo, l’agente immobiliare non deve solo intendersi di mediazioni immobiliari, ma deve anche saper costruire un feeling con i suoi clienti. Un altro tipo di mediazione.