Il Rogito ovvero diventare proprietari di casa a tutti gli effetti.

Affidare una proprietà in mano a terzi prima del rogito significa cedere il possesso di un bene a chi non ne ha il titolo. Pensare che “andrà tutto bene” sarà anche un atteggiamento positivo ma è illecito, oltre che pericoloso.

Non potete immaginare quanto siano confuse le idee in merito all’atto conclusivo di una compravendita! L’unica cosa certa un po’ per tutti è che, in genere, contestualmente al rogito notarile avviene la tanto attesa consegna delle chiavi, cosa che segna in modo inequivocabile il passaggio di proprietà di una casa.

Nel corso della mia carriera professionale, però, mi è capitato diverse volte di assistere alla “pretesa” della consegna delle chiavi da parte dell’acquirente nei confronti del venditore già alla sottoscrizione del preliminare. Nello specifico, quando la casa in oggetto è disabitata o necessita di una ristrutturazione, è staticamente provato che nella maggior parte dei casi, la parte acquirente richieda le chiavi prima del rogito, o che almeno “ci provi”, per poter iniziare i lavori.

“Ma dott. Gallo, cosa vuole che succeda … tanto ormai la casa è mia!” Agli occhi di chi compra, infatti, aver versato una caparra confirmatoria rappresenta già una garanzia di impegno, tale da fargli meritare qualsiasi tipo di fiducia.  Nell’immaginario comune è opinione diffusa che con la stipula del contratto preliminare si sia già diventati diventi proprietari di un immobile.  Ma non è affatto così:

Fino alla stipula dell’atto pubblico definitivo, la parte venditrice resta l’unica ed esclusiva proprietaria dell’immobile e ha tutto il diritto di non consegnare le chiavi di casa .

Anzi, a dirla tutta, proprietari si diventa solo e soltanto dopo tutta una serie di adempimenti successivi al rogito, ai quali il Notaio deve provvedere (la registrazione dell’atto presso l’Agenzia delle Entrate; la trascrizione dell’atto presso la Conservatoria dei Pubblici Registri Immobiliari, la voltura, il pagamento delle imposte dovute che l’acquirente dovrà versare al notaio stesso).

E non è tutto! Non solo la casa, prima del rogito, è ancora di proprietà del venditore e l’acquirente sulla stessa non ha alcun diritto, ma se alla conclusione del contratto, e prima degli adempimenti notarili, gli obblighi reciproci presi dalle parti in fase preliminare non sono stati tutti rispettati, il contratto di compravendita potrebbe ancora essere risolto per inadempimento. Attenzione quindi!

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