Qual è il peso specifico dei dettagli nel design? Secondo il pensiero dell’architetto, designer e regista Charles Eames, i dettagli sono proprio il quid che fa il design. Della medesima filosofia sembra essere Ento, il marchio della storica azienda di maniglieria classica Salice Paolo che, sin dal 2018, identifica ogni sua maniglia come molto più di un dettaglio all’interno di un contesto più ampio: un’autentica risorsa capace di definire la personalità dello spazio circostante. La discrezione a cui attinge questo processo è ben incarnata dalle due nuove collezioni presentate in anteprima alla Milano Design Week 2024: dal lavoro dello studio Neri&Hu e di Davide Diliberto, nascono rispettivamente Xū e Stelo, due maniglie pensate per contesti diversi eppure accomunate da una ricerca di equilibrio e minuzia.
In attesa di osservarle in uno dei numerosi showroom milanesi allestiti, dall’Atlantico a InLab, dagli eventi proposti da DesignMind goes to DesignWeek ad Albed Gonzaga 7, raccogliamo qualche informazione sulla doppia anima delle ultime novità firmate Ento.
Collezione Xū, la poetica della sottrazione
Un guscio vuoto. Un salto nel vuoto. Il vuoto esistenziale. Nella cultura occidentale, a un primo e poco approfondito sguardo, il concetto di vuoto sembra rimandare ad immagini e sensazioni di assenza alle volte pregna di incertezza, alle volte di mancanza di qualcosa. Eppure, basterebbe abbracciare l’accezione di vuoto insita nel termine cinese Xū per riconoscere la preziosissima aggiunta di valore che si genera da una sottrazione. Ne è un esempio la cavità dell’interno di una canna di bambù, elemento che, come osserviamo in foto in alto, presta le sue forme ispirando la collezione, che si caratterizza in questo modo per un utilizzo minimo di materiali. Con Xū, insomma, il vuoto assume anche in questa parte di mondo una connotazione poetica, come desiderato dagli architetti Lyndon Neri e Rossana Hu, e omaggia al contempo un importante simbolo della cultura cinese.
Stelo by Ento, gioco di contatto
L’essenzialità e il rigore si possono raggiungere in più modi, e Stelo ne è la prova: plasmando con complesse lavorazioni l’ottone delle maniglie Ento, il designer e art director del brand giunge a un risultato dalle forme pure ed eleganti, affiancando a Xū una seconda collezione capace di sposarsi armoniosamente con l’ambiente. In questo gioco che non chiama più in causa il vuoto, ma la sensualità della materia, tutta la lunghezza della maniglia invita al contatto attraverso una preziosa texture zigrinata che ricorda la più fine delle stilografiche.