Poltrone Fratelli Boffi: il design si fa super soft

Dal velluto alla lana alla pelliccia, ecco una selezione delle sedute di Fratelli Boffi che, più di tutte, abbracciano il lato morbido e accogliente del design.

Pemba

Calmante, riposante, rassicurante, soffice e avvolgente: lo stile cocoon è un’ode alla casa che, per quanto raffinata, elegante o sofisticata la si possa pensare, progettare e realizzare, sa anche mantenere al primo piano quel senso di accoglienza e di relax che ne dovrebbe essere sempre e comunque alla base. È il trasferimento nel design delle sensazioni di quando si veniva avvolti in fasce nella culla, di quando la morbidezza e il calore erano le percezioni dominanti. Facendo proprio tutto questo, i cataloghi online di Fratelli Boffi arricchiscono la loro offerta con le forme e i rivestimenti più soffici, dalla pelliccia alla lana al velluto. Vediamone quattro.

Clorophilla: la sedia da pranzo di Fratelli Boffi e Lorenza Bozzoli

Sedia Clorophilla Fratelli Boffi

Porta la doppia firma di Fratelli Boffi e di Lorenza Bozzoli Clorophilla, la sedia da pranzo il cui nome gioca con le tre foglie intagliate che ne compongono lo schienale e con le sue quattro sottili gambe, scolpite in modo da riprodurre le nervature dei rami degli alberi. In foto in alto, la variante di Clorophilla reinterpretata dalla Bozzoli, in legno massello, è arricchita nella seduta da un morbido cuscino rivestito in pelliccia Mongolia.

Century club armchair: la morbidezza vellutata di Dainelli Studio

Century lounge poltrona

Si cambia totalmente registro, portando nei linguaggi decorativi attuali, fatti di finiture e intarsi preziosi, il gusto inglese degli anni ’50, con la collezione Century firmata Dainelli Studio. In foto si può osservare la poltrona, completamente rivestita in velluto, impreziosita da impunture matelassé e puntali in ottone satinato. L’eliminazione del cuscino dallo schienale di Century club armchair, sostituito da un’imbottitura direttamente sulla scocca, non va affatto ad intaccare la sua morbidezza globale, coronata dal soffice cuscino sulla seduta.

Mons: la poltrona compatta di Archer Humphryes Architects

Poltroncina Mons Fratelli Boffi

Sagome fluide e sinuose in rovere tinto, lana bouclè nella parte esterna dello schienale e rivestimenti interni in pelle, per un risultato compatto e al contempo estremamente confortevole: questi, in parole povere, i plus della poltroncina Mons. Design di Archer Humphyres Architects, la seduta è stata realizzata seguendo il concept della poltrona a schienale alto Duchess of Home e si distingue per il bilanciamento tra le forme del perimetro e del basamento in legno e l’imbottitura, soffice ma mai eccessiva in quanto a forma e volume, di fatto andando a configurarsi come “la via moderata al comfort”.

Pemba, design di Lorenza Bozzoli per Fratelli Boffi

Pemba

Chiudiamo in bellezza con una poltrona dall’estetica primitiva e selvaggia e dall’estrema morbidezza, offerta dalla pelliccia a naturale a pelo lungo che ne rappresenta l’elemento predominante: si tratta di Pemba. La poltrona, anch’essa firmata Lorenza Bozzoli, è il risultato dell’equilibrato rapporto tra seduta e basamento, seppur con un forte contrasto materico: da un lato la base in legno, di forma troncopiramidale con spigoli smussati, che si distingue per le sue rifiniture in foglia argento color bronzo; dall’altro, invece, la seduta girevole, imbottita in poliuretano espanso a quote differenziate come lo schienale. A rivestire il tutto, la morbidezza estrema del Mongolia color cammello che, più di qualunque altro materiale, invita alla riscoperta della parte più istintiva del relax.

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