Nuotare ad alta quota sullo sfondo dei grattacieli o rilassarsi immersi nella natura più selvaggia, non è più solo un privilegio per grandi Resort o lussuosissimi Hotel. Avida di soluzioni sempre più innovative e spettacolari, l’architettura contemporanea recupera l’insegnamento dei modelli più antichi e proietta verso l’alto la propria ambizione creativa e autocelebrativa.
Create negli anni ’60 dall’architetto francese Bernard Schoeller per la villa di un cliente in Costa Azzurra, le piscine a sfioro nascono con l’idea di creare un effetto visivo di continuità tra lo specchio d’acqua e il paesaggio circostante.
Se una volta erano giardini e terrazzi a suggellare il sodalizio tra costruzione e natura, tra spazio interno e paesaggio esterno, oggi la progettazione fa perno sull’elemento primordiale dell’acqua, elevandola a bene di lusso non solo idealmente ma anche fisicamente. Vasche senza confini e solarium da vertigine stanno già rimpiazzato i pur recenti roof garden.
Sembrano fondersi con il paesaggio e scomparire all’orizzonte, ma il trucco dietro l’illusione ottica di continuità con il paesaggio sta nel mascheramento di uno o più bordi, poco sotto il livello dell’acqua. Un ingegnoso sistema di raccolta ne garantisce lo scorrimento e il ricircolo. Dotate di tecnologie avanzate che garantiscono una qualità dell’acqua impeccabile, le Infinity Pools sono spesso accessoriate di vasche idromassaggio e di riscaldamento, che permettono di godersi l’acqua in qualsiasi momento dell’anno.
Veri e propri capolavori dell’architettura e del design, specchi dell’ego contemporaneo, queste piscine riportano l’attenzione del progetto di architettura su comfort e rappresentatività. La centralità torna all’individuo, al suo desiderio di dominare e stupire.
E se pensate che le Infinity Pool siano riservate solo ai Vip, vi sbagliate di grosso. Oggi, sempre più persone scelgono di installare queste piscine nelle proprie case per creare un ambiente esclusivo e sentirsi in vacanza tutti i giorni.