Villa Valmarana ai Nani

Villa Valmarana ai Nani prende il nome dai 17 nani, una volta disseminati nel giardino, ora invece posizionati sul muretto che cinge la grande proprietà

Villa Valmarana ai Nani prende il nome dai 17 nani, una volta disseminati nel giardino, ora invece posizionati sul muretto che confina la proprietà. Si pensa siano stati realizzati da Tiepolo nel 1754. La proprietaria di questa magione è la Contessa Carolina Valmarana. La famiglia detiene la proprietà di Villa Valmarana dal 1600.

La foresteria di Villa Valmarana

La foresteria è una parte molto importante della residenza. Era il luogo per ospitare gli amici e gli ospiti. Il salone centrale della foresteria, una volta portico, racconta un sacco di aneddoti e storie. Leonardo Valmarana, avo del 1600 di Carolina) è rappresentato bambino in un dipinto di famiglia. E’ stato mecenate di Palladio.

Qui c’è anche un autoritratto del Palladio (una copia del 1700). Tanti personaggi illustri sono passati di qua. La Regina Madre d’Inghilterra, la figlia Margaret, Federico Felllini e Giulietta Masina, i reali del Belgio e Truman Capote per citarne alcuni.

La stanza da letto

La camera da letto è un luogo magico. La stanza abitata dai nonni di Carolina. Giustino Valmarana, senatore democristiano, arriva ad abitare in questa residenza negli anni Venti con Amalia Spingardi, figlia del Ministro della Guerra.

In questo luogo si è consumato anche l’amore tra Rita Valmarana e il grande scrittore vicentino Antonio Fogazzaro. La stanza del carnevale viene ben rappresentata nel romanzo di Fogazzaro, Piccolo mondo moderno. In questa stanza ci sono gli affreschi di Gian Domenico Tiepolo, figlio di Gian Battista.

La stanza del carnevale

La sala del carnevale è un ambiente magnifico. C’è un omaggio di Gian Domenico Tiepolo al padre Giovan Battista e alla madre, Cecilia Guardi. E poi un bellissimo affresco in trompe-l’œil. Uno scalone dove scende il servitore di Tiepolo che porta la cioccolata.

Dai numerosi dettagli della giacca si comprende che l’opera è di Giovan Battista (mentre il resto della sala è opera del figlio). Gli altri elementi da tenere in considerazione sono tre quadri che rappresentano il carnevale veneziano.

Il primo è il ballo di Pantalone con Colombina, note maschere veneziane. Il secondo è il ciarlatano che bisbiglia la nuova modella con il suo cliente. Il quadro più importante è quello del Mondo Nuovo, il mondo delle immagini. Un mondo di idee nuove (rappresentate da gente di altra etnia) che entra a Venezia dal mare.

Condividi questo articolo:

DImora magazine consiglia
Utilizzando questo sito, accetti l’uso di cookie tecnici (anche di terze parti) per migliorare la tua navigazione. Per approfondire clicca qui.